Questa è una frase che sentivo ripetere dall'insegnate americana che avevo alle scuole superiori. Era di Boston e si era trasferita in Italia per amore.
Aveva seguito l'uomo della sua vita che adorava e santificava ogni giorno in classe durante le lezioni.
L'America, ogni sua parola era musica per le nostre orecchie. I suoi racconti sulla grande nazione americana, ci trasportavano là con la mente e con il cuore, con la speranza di poterci andare un giorno.
Ci parlò molto anche del Texas, patria del defunto padre, che lavorava in una delle varie multinazionali del petrolio a Dallas.
Raccontava delle sue vacanze sulle spiagge della California e di come per caso un giorno avesse incontrato Paul Newman..."Un uomo che non puoi dimenticare" ripeteva molto spesso.
Ma poi durante una visita a New York da una zia,ci fu il grande incontro con l'uomo che divenne suo marito dopo qualche anno.
All'epoca aveva solo sedici anni e lui ventidue, si conobbero in un fast food dove lui la urtò per sbaglio. Si rividero un paio di giorni dopo al parco per caso e fecero amicizia....poi si scambiarono i numeri di telefono.....e il resto è una grande storia d'amore.
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