Il governo Renzi propone una nuova strada, verso l'intricata strada intrapresa, nella vaga ricerca di una soluzione al problema pensionistico.
Di che si tratterà'?
Renzi prende tempo, si dedica alla legge di stabilità, rinvia le eterne modifiche da farsi nella legge Fornero, aspettando l'ispirazione per le Idi di Marzo?
Il governo si esprimerà in merito alle pensioni la settimana prossima.
O meglio, le proposte dovranno essere messe nero su bianco tra Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia.
Ma il premier Renzi rinviare tutto il pacchetto, che probabilmente non entrerà a far parte della Legge Finanziaria del 2016.
Le ipotesi:
- un'uscita anticipata da 66 a 62 anni con 35 anni di contributi, con mini penalizzazioni, al massimo del 2% per ogni anno di anticipo.
- costo stimato: qualche decina di milioni di euro.
- in alternativa, riforma a costo zero, per non gravare sulle casse pubbliche.
In sintesi, un prepensionamento, ma con regole più rigide.
Le aziende, oltre ai contributi, dovrebbe dare un anticipo da corrispondere al lavoratore in uscita, per integrare la pensione decurtata.
Quindi, fonte primaria di tale operazione è la liquidità delle aziende.
Il premier Matteo Renzi, inoltre, rilancia l'opzione donna, estendendola anche agli uomini.
Si alla pensione anticipata, ma con una penalizzazione: un taglio alla pensione del 30% in cambio di un anticipo di 4 anni.
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