La scuola è alle prese con la Riforma " Buona Scuola".
Tra mille dubbi tra alternanza scuola-lavoro, Comitato di valutazione e Piano di assunzioni, le scuole cercano punti di riferimento che non esistono.
Alternanza scuola-lavoro.
La riforma della scuola Renzi/Giannini introduce in tutti gli indirizzi della scuola superiore l’alternanza scuola-lavoro.
Da quest’anno, le terze classi di tutti gli ordini di scuola, dovranno avviare i percorsi di alternanza scuola-lavoro, per un totale di 67 ore almeno.
In tre anni, infatti, occorrerà raggranellarne almeno 200 ore al liceo e addirittura 400 negli istituti tecnici e professionali.
Comitato di Valutazione.
E' composto da tre docenti: uno designato dal Consiglio d’istituto e due dal Collegio dei docenti, due genitori, un genitore e uno studente, alla scuola superiore e un componente esterno nominato dall’Ufficio scolastico regionale. E' guidato dal dirigente scolastico.
I sindacati di base hanno chiesto ai propri iscritti di boicottare l’organismo che valuterà il servizio dei docenti neoassunti e che stilerà i criteri per la ripartizione del fondo per il merito previsto dalla riforma. Decisione assunta anche da alcuni comitati locali di insegnanti. E le singole scuole, in vista dei prossimi impegni, stanno completando la composizione di un organismo che ha visto pochissime candidature da parte dei docenti.
Organico di potenziamento.
E’ uno dei rebus più oscuri della buona scuola.
I precari delle graduatorie ad esaurimento che, hanno fatto domanda di assunzione entro lo scorso 14 agosto e, gli idonei al concorso a cattedre del 2012 vivranno un’altra notte al cardiopalma, con la proposta di assunzione che arriverà online.
Per accettare i 55 mila fortunati avranno dieci giorni di tempo e, poi si procederà all’assegnazione della scuola.
Ma...
L’organico di Potenziamento servirà davvero a potenziare qualcosa?
Non è certo che le scuole vedranno arrivare le figure professionali che auspicavano, per rilanciare la propria azione educativa. Le indicazioni che le scuole hanno inserito al sistema informatico del ministero, lo scorso 15 ottobre, si limitavano all’area disciplinare e, non alla singola disciplina. Per questa ragione un liceo artistico che aspetta un docente di Figura disegnata potrebbe vedersi arrivare un docente di musica, una scuola che spera in un docente di inglese potrebbe essere accontentata con uno di tedesco, mentre una scuola media che sperava in un insegnante di Matematica resterà delusa.
Il Docente triennale.

Per questa ragione il ministero dell’Istruzione ha deciso di posticiparne l’approvazione al 15 gennaio 2016 e, non ad ottobre del 2015, come previsto dalla legge.
Il Piano triennale dell’offerta formativa dovrà indicare la mission della scuola e, l’azione educativa per
il prossimo triennio , dal 2016/2017 al 2018/2019, con tanto di risorse economiche e di personale necessarie per realizzarlo.
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